Il dirigibile continua la navigazione per due giorni in condizioni meteorologiche costantemente avverse, consumando tonnellate di carburante ma sostituendone il peso, inesorabilmente, con una quantità corrispondente di ghiaccio che accumulandosi nella marcia fra le nubi non si riesce ad eliminare in alcun modo se non quando esso si stacca da solo per il peso o per temporanei riscaldamenti dell’involucro al sole. Alcuni frammenti di ghiaccio, staccandosi dall’involucro ai fianchi dell’aeronave, colpiscono le eliche in moto e vengono sparati contro la carena, danneggiandone le tele, che bisogna correre a ricucire.